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All'uscita nelle sale cinematografiche nel 1971 il film di Elio Petri riuscì nella difficile impresa di mettere d'accordo gli opposti. Industriali, sindacalisti, studenti e giovani intellettuali gauchistes, nonché alcuni dei critici cinematografici più impegnati dell'epoca, si ritrovarono raccolti in uno strano fronte comune. Qualcuno non mancò addirittura di invocare il rogo della pellicola. Costruito attorno all'opera di Elio Petri e Ugo Pirro, ai materiali che testimoniano la genesi e la ricezione del film, nonché attingendo a frammenti della letteratura italiana degli anni '60 e '70, ricomposti in una nuova tessitura drammaturgica dallo scrittore Paolo Di Paolo, il copione conserva lo sguardo scandaloso ed "eterodosso" del lavoro di Petri per provare a riflettere sulla recente storia del nostro Paese, con le sue ritornanti accensioni utopiche e i suoi successivi bruschi risvegli.